Si rimane quasi sbalorditi nell' ammirare gli attestati di stima e riconoscenza ricevuti dal Grand Ufficiale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme Giovanni Renaudo durante il corso della sua vita, da parte di ministri, capi di governo e magistrati per le iniziative che ancora oggi porta avanti con dedizione e passione. Una carriera, la sua, suggellata con il conferimento di ben tre medaglie d’oro, di cui una ricevuta dal Ministro della Protezione Civile. Un uomo determinato e autorevole Renaudo, un personaggio d'altri tempi direbbe qualcuno, cuneese d'origine ma toscano di adozione che proprio a Chianciano Terme ha deciso di stabilirsi a partire dagli anni Cinquanta contribuendo in maniera decisiva alla nascita del Corpo dei Vigili Urbani della cittadina termale che poi ha guidato fino ai primi anni Novanta. Una dedizione completa al dovere e alle istituzioni la sua, esplicata con abnegazione e professionalità durante tutti gli anni di servizio e con uno stile di vita sobrio. E' opinione assai diffusa tra i chiancianesi che sotto il suo attento sguardo in paese regnasse un decoro e un ordine assoluto. Una verità questa che, malgrado il carattere discreto e riservato da tipico uomo del nord, Renaudo sembra riconoscere quando, ancora oggi, a distanza di molti anni parla della sua lunga vita lavorativa. "Ho speso la mia professione al servizio della collettività " afferma, ma poi con un pizzico di orgoglio ricorda anche di aver profuso il suo impegno per rafforzare e valorizzare la fratellanza e il dialogo tra i vari corpi di polizia. Un'aspirazione questa che lo spinse dapprima a fondare il comitato intercomunale dell’I.P.A. (International Police Association), un'associazione oggi presente in sessantaquattro paesi del mondo, e successivamente a realizzare quella che rimane un'intuizione unica nel suo genere, la Festa dei Corpi di Polizia. L'evento si tenne in via continuativa dal 1972 al 1980. "Erano anni problematici quelli - racconta il Comandante Renaudo - si avvertiva la necessità di accrescere la preparazione dei tutori dell'ordine pubblico e ciò poteva essere realizzato solamente attraverso una più stretta collaborazione e cooperazione tra le forze operanti nel territorio". Qualche anno più tardi, nel 1986, nel corso dell'Incontro tra I Corpi di Polizia Europei, svoltosi proprio a Chianciano, prese corpo l'idea di celebrare adeguatamente l'esperienza della festa con un riconoscimento ufficiale. Ne nacque quindi un francobollo europeo da 550 lire, che oltre a ritrarre agenti dei cinque corpi di polizia italiani in uniforme ( Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Forestale, Polizia Penitenziaria) raffigurava anche il Comandante Renaudo in divisa di ordinanza. Quel francobollo voluto fortemente proprio dal Grand'Ufficiale Renaudo ne ha fatta poi di strada tanto da arrivare fino al Museo Nazionale della Polizia di Miami, in Florida, dove ancora oggi si trova a rappresentare l'Italia. E' passato un quarto di secolo da allora ma Renaudo continua a vantare anche un altro primato personale, ovvero quello di essere l'unico uomo al mondo dei non regnanti in vita effigiato su un francobollo. Non sorprende dunque che questo pezzo di storia civile chiancianese sia ancora oggi un instancabile ideatore di manifestazioni ed eventi culturali. Dopo tutto, quando si indossa una divisa lo è per tutta la vita e consapevole di questa realtà il Comandante Renaudo ha rivolto oggi la propria attività alle giovani generazioni cui cerca di trasmettere i valori e i principi che sono alla base della educazione civica. Si chiama 'Conosciamo le divise per amarle e rispettarle', l'iniziativa ideata e che ormai da anni promuove, per diffondere tra gli alunni delle scuole elementari e medie inferiori di Chianciano la conoscenza delle forze dell'ordine e il rispetto per le istituzioni. Anche in questo caso si tratta della prima iniziativa a livello mondiale promossa in tema e che per questo ha ottenuto, tra l'altro, un particolare encomio da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri. "Nell'arco dei sette anni in cui la manifestazione si è svolta - afferma orgogliosamente Renaudo - nessun ragazzo tra le migliaia coinvolti hai mai deviato dalla retta via. Anche questo certamente un motivo di grande soddisfazione. Quest'anno in occasione del 35° anniversario della fondazione del comitato intercomunale dell’I.P.A. e delle celebrazioni per l'unità nazionale la manifestazione sarà dedicata al 150° anno dell'Unità d’Italia, una speranza la polizia europea. Nel celebrare onorevolmente la nostra patria - ricorda il Comandante concludendo - non dobbiamo mai dimenticarci che l'orizzonte verso cui dobbiamo tendere è la costituzione di un'Europa forte, coesa e solidale".